Dunque io prendo un palo di ferro lo pianto ben saldo per terra e lo
comincio a prendere a tibiate fino a che non mi si piegano le gambe dal
dolore.......Poi mi chiudo nel bagno e urlo come Fantozzi...per rendere il
tutto più doloroso, si puo cospargere il palo di resina e incollarci
pezzetti di vetro.... SCHERZAVO !
Credo che oltre ad esercizi graduali , vadano utilizzate anche delle
medicine per curare eventuali traumi. Bisognerebbe cercare di non far
deformare l'osso quando lo si sollecita, altrimenti si rischia di
indebolirlo invece che rinforzarlo. Io uso una frusta composta da barrette
di ottone cilindriche. Colpisci la parte tipo massaggio e aumenti
gradualmente. Non provochi traumi e la tibia si rinforza. Poi ne esistono
10000000 di metodi, ma non so quanto sia fondamentale avere delle tibie
d'acciaio per uno che fa il sistemista.....CIAO !
Il 04 Feb 2005, 10:50, the Archeopteryx
Post by the ArcheopteryxSembra una bazzeccola ma a colpirla forte e spesso se ne esce con
le tibie indolenzite.
no no.... :)))) Mi fido sulla parola :)))
Comunque, per aggiungere una mezza idea - ovvia - è pure probabile
che una componente del condizionamento derivi dal migliorare della
tecnica. Probabilmente nessun biomeccanico studierà mai a fondo le
microsopiche variazioni di angoli e zone di impatto, credo che sia
difficile farlo. Ma è possibile che a forza di allenamento "si usano
le zone giuste" per colpire e parare, quelle che poi si rivelano
meno vulnerabili di altre. Il tutto aggiunto all'abitudine al dolore
che potrebbe essere l'altra componente del condizionamento.
Ad ogni modo, sì, penso pure io che è meglio un profilo un po' più
basso con buone protezioni e avere una lunga attività, piuttosto che
restare semizoppicanti in età relativamente giovane.
ciao!
Apx.
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